Mindfulness

Si tratta di una modalità innata dell’essere umano, non orientata a scopi, il cui focus è permettere al presente di essere così com’è e di consentire, a noi, di riconoscerci, semplicemente, nel “qui ed ora”.

Grazie alla pratica meditativa è possibile raggiungere un’accettazione di sé attraverso una maggiore consapevolezza delle proprie esperienze che comprendono sensazioni, percezioni, impulsi, emozioni, pensieri, parole, azioni e relazioni.

Migliorando questa modalità di prestare attenzione si può cogliere, con maggiore prontezza, il sorgere di pensieri negativi che contribuiscono al malessere emotivo.

Il riconoscimento e, quindi, una gestione più adattiva dei propri contenuti mentali e degli stili abituali di pensiero, permette maggiori possibilità di esplorazione, espressione e cambiamento di tali contenuti e di evitare le reazioni automatiche nei comportamenti (l’attaccamento/brama o l’avversione/rabbia). 

In questo modo la risposta elaborata prende il posto dell’impulso reattivo.

Una gran quantità di pensieri negativi deriva dalla critica che il soggetto fa a se stesso per il fatto di sentirsi ansioso, depresso o a disagio. 

Ai pensieri negativi che alimentano i disagi emotivi, si aggiungono ulteriori pensieri improduttivi su di sé, come la ruminazione mentale. 

La persona finisce così per porsi in una condizione di nemica, anziché di alleata di se stessa.

L’allenamento alla consapevolezza, favorito dalla pratica meditativa, permette di affinare l’attenzione verso questi meccanismi che deteriorano l’umore e depotenziano le capacità di ripresa psicologica o la prevenzione di stati di malessere.

Molti studi psicologici e neurologici hanno dimostrato come la meditazione di consapevolezza, se praticata regolarmente, può produrre una varietà di effetti benefici non solo fisici e psicologici ma anche sociali

In particolare:

  • apporta benefici per il corpo in quanto accresce le difese immunitarie per contrastare la malattie.
  • aumenta le emozioni positive mentre riduce le emozioni negative, lo stress, l’ansia, la depressione;
  • aiuta a sviluppare l’attenzione, facendoci divenire consapevoli delle distrazioni prodotte dalla mente, il mind wandering e aumenta il nostro potere attentivo oltrechè mnemonico;
  • agisce a livello neuronale su alcune aree della corteccia cerebrale, in particolare quelle deputate alla memoria, all’empatia, alla consapevolezza di sé e alle reazioni allo stress;
  • è utilizzata in ambito clinico per il trattamento delle recidive della depressione, dei disturbi alimentari, per la gestione degli attacchi di panico e del disturbo ossessivo compulsivo;
  • è utilizzata in ambito sociale, educativo, relazionale, soprattutto nell’ambito delle helping profession (educazione e sanità) o in quello delle organizzazioni aziendali, allorchè aumenta le capacità comunicative e relazionali, predisponendo alla collaborazione, in vece della competitività.

Bibliografia essenziale

  • Epstein M., Pensieri senza pensatore, Ubaldini
  • Gunaratana H., La pratica della consapevolezza, Ubaldini
  • Goldstein J., Kornfield J., Il cuore della saggezza, Ubaldini
  • Goleman, D., Intelligenza emotiva, Rizzoli
  • Goleman, D., Focus. Perchè fare attenzione ci rende migliori e più felici, Rizzoli
  • Kabat-Zinn J., Dovunque tu vada ci sei già, Tea
  • Kabat-Zinn J., Riprendere i sensi, Corbaccio
  • Kabat-Zinn J., Vivere momento per momento, Corbaccio
  • Kabat-Zinn J., Myla Kabat-Zinn, Il genitore consapevole, Corbaccio
  • Lamparelli Claudio, Tecniche della Meditazione Cristiana, Mondadori
  • Pensa C., Attenzione saggia, attenzione non saggia, Promolibri,
  • Pensa C., La tranquilla passione, Ubaldini
  • Pensa C., L’intelligenza spirituale, Ubaldini
  • Salzberg S., L’arte rivoluzionaria della gioia, Ubaldini
  • Salzberg S., Un cuore vasto come il mondo, Ubaldini
  • Thich Nhat H., Il miracolo della presenza mentale, Ubaldini
  • Thich Nhat H., Buddha vivente, Cristo vivente, Garzanti