RIMPIANTI
Tutte le volte che la nostra esistenza è guidata, automaticamente, dal rimpianto rimaniamo incastrati in una “trappola” mentale.
Accade quando rimuginiamo sui sogni abbandonati (avrei potuto fare una bella carriera se non avessi preferito fare la mamma), quando ci deresponsabilizziamo (mi è stato preferito il collega perché era raccomandato) o quando crediamo che i fallimenti subiti siano condanne irreparabili (adesso non avrò più altre possibilità, sarò destinato ad una vita di inferno).
Quando ci colpevolizziamo ripetendoci “ah, se quella volta avessi avuto più coraggio!”, ci ostiniamo a sprecare energia perché il rimpianto non ci aiuta a migliorare, ma, al contrario, abbatte la nostra autostima. E poi chi può dire che sarebbe cambiato tutto in meglio?
L’unica certezza è che ci torturiamo in una successione di lamentazioni ricorrenti: i rim-pianti.
Bisogna sempre provarci, meglio avere delusioni che rimpianti, C. Bukowski