GENTILEZZA aut PRODUTTIVITÀ 🧐  vs. PRODUTTIVITÀ et GENTILEZZA 🙂

GENTILEZZA aut PRODUTTIVITÀ 🧐 vs. PRODUTTIVITÀ et GENTILEZZA 🙂

29 Gennaio 2020 0 di Roberto Torresi

Praticare la gentilezza al lavoro determina un clima che permette di riconoscere il valore dei colleghi, del capo e dei collaboratori, considerandole come persone, nella loro umanità e unicità, piuttosto che come lavoratori che generano profitto e risultato.

Essere gentili corrisponde a mettere al centro del proprio interesse il benessere di tutti e non quello personale, permettendo di sviluppare una cultura orientata alla cooperazione piuttosto che una di tipo individualista.  Gli effetti che ne conseguono sono i valori condivisi, il clima di lavoro positivo e l’unione della squadra.

Richard J. Davidson, neuroscienziato dell’Università del Wisconsin, ha studiato i benefici della gentilezza nei luoghi di lavoro, dimostrando che quando si procura e si riceve gentilezza, si innesca un effetto a catena anche sui colleghi. La gentilezza è contagiosa e determina un stato generale di benessere e apertura agli altri. Anche nella ricerca “Happiness and Productivity” (Journal of Labor Economics 2015 33:4, 789-822) dell’Università di Warwick (GB) la produttività risulta correlata positivamente con la felicità dei lavoratori implicati.

La Mindfulness è una pratica che invita ad un atteggiamento di gentilezza che non corrisponde solo ad essere civili e rispettosi, ma è una disposizione interiore di attenzione affettuosa che rivolgiamo a noi stessi, agli altri esseri viventi, all’ambiente in cui viviamo, alle cose che adoperiamo e, quindi, anche al lavoro in cui ci applichiamo. Di seguito 5 punti che caratterizzano un atteggiamento gentile al lavoro.

La gentilezza al lavoro si manifesta nei piccoli gesti che rivolgiamo alle persone con cui collaboriamo, come arrivare in ufficio regalando un sorriso, nell’offrire un caffè alla macchinetta, nell’aiutare a fare una pratica da chiudere in poco tempo; oppure all’attenzione che dedichiamo nelle comunicazioni elettroniche sempre più smart e, dunque, soggette ad interpretazioni ambigue, prendendoci il tempo necessario piuttosto che reagire impulsivamente.
Si fa riferimento a qualcosa che ogni individuo conosce, ma che può trovare difficile praticare perché ha paura o vergogna di essere giudicato debole, accondiscendente, associando, impropriamente – per retaggio culturale – la forza all’arroganza, al disprezzo, alla critica, al sarcasmo o all’umiliazione.

La gentilezza fa curriculum è un interessante articolo da InfoJobs.

Praticare la gentilezza (con se stessi e con gli altri) è il corso di formazione che realizzo nelle aziende e nelle istituzioni scolastiche.

Oggi, come ogni altro giorno,

ti svegli vuoto e spaventato.

Non aprire la porta dello studio per iniziare a leggere.

Riponi lo strumento musicale.

Lascia che la bellezza che ami sia in ciò che fai.

Ci sono centinaia di modi per inchinarsi e baciare la terra.

Rumi